AMI - Cittadella della Sicurezza Stradale

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gianjj
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<center><b>Ottimi risultati per la prima edizione della "Cittadella della Sicurezza Stradale" - Motor Bike Expò 16-18 gennaio</b></center>


Le strade italiane peggio di quelle lettoni


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Chianciano Terme, lì 21 gennaio 2009</div id="right">

Sì è conclusa con esito estremamente positivo la prima edizione della "Cittadella della Sicurezza Stradale", evento ospitato in un area di 2000 mq presso il Motor Bike Expò nel quartiere fieristico di Verona.

"Per noi si è trattata di una scommessa importante: - spiega Davide Barin, Vicepresidente A.M.I. - siamo riusciti, grazie all'essenziale contributo dello staff del Motor Bike Expo, a mettere in piedi in pochissimo tempo una vetrina dedicata alla sicurezza dei motociclisti! L'affluenza è stata impressionante; giunti alla sesta esperienza collaborativa con Francesco Agnoletto, possiamo dire di essere molto soddisfatti: siamo partiti nel 2004 con 9 mq e con tanta volontà verso una sfida impossibile, ora siamo cresciuti, siamo riusciti a portare al pubblico quanto di meglio aziende ed amministrazioni hanno saputo fare in questi anni per la nostra sicurezza."

I visitatori hanno potuto "sperimentare con mano" quanto l'iniziativa di qualche imprenditore o benemerita amministrazione abbia saputo donare alla sicurezza dei motociclisti (e non solo) in barba alla totale mancanza da parte dello Stato in fatto di tutela dell'incolumità dell'utente delle due ruote.
"Siamo arrabbiati! (in verità con tutta la sua veracità il dr. Guidarini si esprime in maniera differente) Non è possibile che si continui a non fare nulla per migliorare lo stato catastrofico in cui versano le strade italiane, e che sia privilegio di pochi motociclisti quello di poter viaggiare in sicurezza, quello di avere delle amministrazioni che rispecchino realmente le volontà del cittadino! Molto lavoro deve esser fatto anche nell'educazione dei motociclisti, dando loro la possibilità di accedere con costi minori agli autodromi, adottando poi tolleranza zero verso coloro che utilizzano le strade come se fossero su un circuito della moto GP. - spiega il dr. Guidarini agitando la brochure della campagna "NO CREDIT" promossa dalla Provincia di Bolzano "

"Analizzando le statistiche degli incidenti negli ultimi anni, abbiamo notato che c'era un coinvolgimento sproporzionato dei motociclisti rispetto agli utenti di altri veicoli con punte di 28 morti nell'anno 2005 nella nostra provincia - spiega L'Ing. Enrico Croce tecnico della Provincia di Bolzano presente alla "Cittadella della Sicurezza Stradale" - Abbiamo allora iniziato una campagna cercando di intervenire su vari punti: la comunicazione, con segnaletica adeguata e opuscoli informativi, l'educazione dei giovani, con corsi nelle scuole, azioni di prevenzione in collaborazione con i corpi di Polizia ed infine intervenendo in maniera mirata per l'eliminazione dei black point, con l'opportuna manutenzione. Abbiamo inoltre progettato e brevettato noi stessi una barriera integrata in classe H2 con fascia di tamponamento salva motociclisti che poi abbiamo appaltato all'azienda Volkman e Rossback, la quale ha provveduto alla relativa produzione ed installazione. Risultato: investendo circa 900.000 euro, dai 28 decessi del 2005 siamo passati ai 17 del 2006 e ai 12 del 2007 - un sorriso di soddisfazione si stampa sul viso dell'ing. Enrico Croce per aver contribuito a salvare tanti motociclisti"

"Ecco perché siamo arrabbiati! I nostri politici cosa stanno facendo? Se facessimo una banale proporzione: supponendo una media di 1540 vittime sulle due ruote nel 2007 e supponendo il trend di crescita invariato (se si guarda il grafico fornito dalla provincia di Bolzano si noterà che il trend dei decessi era in crescita), e se lo rapportiamo ai numeri forniti avremmo circa 924 vittime nel 2006 (con una diminuzione del 40%) e 658 vittime nel 2007 (con una ulteriore diminuzione del 30% c.a.). Investendo c.a. 49.500.000 di euro avremmo potuto salvare 882 motociclisti con una spesa per motociclista di circa 56.122 euro. - spiega Davide Barin - Se invece basassimo i calcoli sull'effettiva diminuzione totale su dato costante dei decessi, otterremmo una spesa di c.a. 33.044 euro a motociclista. Se ad i nostri amministratori non interessano le vite umane e in questo momento di crisi volessero guardarsi in tasca, calcolando che dati recenti dell' OMS valutano come danno sociale in c.a. 1.300.000 euro la perdita di un cittadino, avremmo avuto un risparmio di c.a. 1.952.500.000 euro"

"Sono cifre raccapriccianti per le quali stiamo valutando come agire: il Governo non può chiudere gli occhi di fronte alle stragi quotidiane che vedono una media di 16 vittime al giorno sulle nostre strade. Ma la responsabilità è anche del cittadino italiano convinto che tutto ciò non lo riguardi "a me non capiterà mai", non rendendosi conto che passiamo in media sette anni della nostra vita sulle strade, così i nostri cari, i nostri amici; è un problema che purtroppo non esenta nessuno. E' necessario agire subito, in modo deciso e determinato con tolleranza zero verso i comportamenti irrispettosi dei cittadini e delle amministrazioni - continua il dr. Guidarini - parlando di meno e intervenendo facendo buon uso delle esperienze positive degli altri paesi europei. Persino la Lettonia ha ridotto del 43% le proprie vittime (fonte ASAPS) risultando in linea con le direttive della Comunità Europea. La Spagna, grazie a interventi seri è riuscita a ridurre la mortalità tra i motociclisti in 12 mesi del 27,7%, riportando a casa ben 560 vite (un paesino di montagna) anche Portogallo e Francia hanno centrato l'obiettivo, con una riduzione rispettivamente del 49% per il Portogallo e del 48% per la Francia.

<b>E l'Italia cosa sta facendo per il mondo delle due ruote?</b>

Infatti, se da una parte il 2007 ha dimostrato che "volere" è "potere", con una diminuzione della mortalità (-9,7%), i veicoli a due ruote restano il vero anello debole nel complesso dei dati dell'incidentalità. Così debole da apparire in controtendenza: le 1.540 vittime, 1.182 tra i motocicli e 358 tra i ciclomotoristi, ai quali debbono aggiungersi ben 90.551 feriti, sono una vera ecatombe, con un tasso di letalità impressionante. Le analisi dell'ASAPS non lasciano adito a dubbi: i centauri rappresentano appena il 19% del parco circolante e un 3 - 4% dei km totali della mobilità, ma pagano un tributo del 30% alla mortalità e del 27% al totale delle lesioni della strada.

Par quasi che il nostro Paese resti guardare, preoccupandosi forse di spendere i finanziamenti europei destinati alla sicurezza stradale per tappezzare le città di cartelli stradali incomprensibili, guardrail ghigliottina e passaggi pedonali ben nascosti dietro ad una curva, per non parlare dei dossi rallentatori! Verremmo sicuramente sanzionati o avremmo la faccia tosta di richiedere una proroga perché impossibilitati ad agire per cause di forza maggiore (il calcio, il Grande Fratello o le Veline)"
Sono stati molto apprezzati inoltre gli interventi del Colonnello dell'Aeronautica Militare Eugenio Vecchione il quale ha esposto i metodi scientifici adottati, tramite i quali si sono ridotti di 30 volte gli incidenti aerei in Aeronautica, e della dott.ssa Elisa Tessaro (Psicologa) su strategie di comunicazione e sostegno alle famiglie delle vittime della strada.

Il pubblico del Motor Bike Expò ha potuto inoltre ammirare, presso l'area dedicata alla "Cittadella della Sicurezza Stradale", le evoluzioni di Ermanno Bastianini stuntman e controfigura di Valentino Rossi; ha potuto provare gli scooter elettrici (perché un occhio va rivolto anche all'ambiente adottando propulsori eco compatibili almeno per il trasporto urbano), ed infine ascoltare della buona musica offerta dai gruppi musicali Rockout e Hearts.
Desideriamo ringraziare tutti i partner intervenuti alla manifestazione: Tutto Moto Racing, Mc Santerno, Bimota, Sicurauto, La Provincia Autonoma di Bolzano, Volkmann e Rossbach (barriere stradali), Margheritelli (barriere stradali), Snoline (barriere stradali), BKSC (protezioni per barriere stradali), Cordolo soffice (protezioni per barriere stradali), Il Politecnico di Milano, MotoAirbag, Serenissima segnaletica stradale, Supersonic Racing Tam, il Kiddo.
Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff del Motor Bike Expò: Francesco e Luca Agnoletto, Antonio, Elena e tutti i loro collaboratori che si sono prodigati in tutti i modi per la buona riuscita della manifestazione.

<div align="right">UFFICIO STAMPA A.M.I.
Davide Barin
3482260022
Davide.barin@motociclisti-incolumi.com</div id="right">
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