2 Gennaio 2003
Con le nostre guide andiamo a visitare le case troglodite di Ghayran. Tentativo fallito poiche’ le nostre guide si sono “perse” , non sapevano la strada, ed anche provando a chiedere informazioni agli abitanti del posto … non riuscivano ad indendersi.
Probabilmente parlavano dialetti diversi dato che le nostre guide provenivano da Ghat che si trova a sud della Libia vicino al confine algerino.
Da notare che noi eravamo dotati di cartine e di guide con tutti i riferimenti del caso, mentre le nostre guide non avevano assolutamente niente di niente tranne che una carta stradale leggermente anomala : le strade NON erano segnate !
Dopo diversi tentativi falliti abbiamo deciso di fare ritorno in hotel a Tripoli e farci una passeggiata per la citta’, considerando anche che all’ indomani avremmo incominciato a fare rotta di ritorno verso la Tunisia .
Durante il nostro primo giorno di permanenza a Tripoli, passeggiando per la citta’ vecchia, ci ha incuriosito il fatto di trovare un ristorantino con in vetrina la nostra pasta Barilla. Siamo entrati ed abbiamo notato che il proprietario non solo parlava benissimo l’ italiano, ma ci ha invitati ad andare a mangiare da lui nel suo locale con il menu’ scelto completamente da noi. Ci siamo accordati per un menu’ tutto a base di pesce. Lo ha fatto soprattutto per il piacere di ospitarci e per scambiare quattro chiacchiere in allegria con degli italiani.
La cena e’ stata veramente ottima ed abbondante, con un unico neo : in Libia NON esiste alcun tipo di sostanza ALCOLICA ! ( il mio fegato si e’ depurato ). A fine serata , la figlia che faceva da cameriera ( e che parlava solo arabo ) , ci ha regalato una cewingum della Brooklin ed io per ricambiare le ho lasciato il mio fularino con il nostro tricolore. E’ stata contentissima e non sapeva piu’ come fare per ringraziare.